Di seguito la conferenza stampa di presentazione:
Vi rimandiamo al primo appuntamento di questo ciclo:
COMUNICATO STAMPA
XIX Giornate normanno-sveve
Successo della webtv del Centro di Studi Normanno-Svevi: 752 pagine visualizzate nell’ultima settimana per una media di 90 contatti al giorno.
Ormai da due giorni si sono spenti i riflettori sulle diciannovesime giornate di studio sul periodo normanno-svevo meridionale, svoltesi presso il Salone degli Affreschi dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” dal titolo “Eclisse di un regno. L’ultima età sveva (1251 – 1268)”.
Quest’anno il centro diretto dal prof. Raffaele Licinio ha sperimentato, con l’aiuto di un nutrito gruppo di giovani studenti dell’Università di Bari, la messa in onda delle giornate in streaming sui siti internet http://www.livestream.com/centrostudinormannosvevi3 e www.medievalenet.blogspot.com . Sull’ultimo sito è possibile trovare foto dell’evento che ha visto una ventina di storici provenienti da tutta l’Europa, e ben ventidue interviste a relatori, ospiti e autorità che hanno partecipato ai quattro giorni di medievistica barese.
I risultati di questo esperimento sono stati lusinghieri a quanto ci si aspettava! 752 visualizzazioni di pagine del sito Medievalnet da tutto il mondo, in maniera particolare 703 dall’Italia, 37 dagli Stati Uniti d’America, 3 dall’Argentina e Regno Unito, 2 dall’Iran e dal Messico a seguire Germania e Belgio. Per una media di 90 contatti giornalieri con il picco martedì 12 ottobre, giornata d’inaugurazione con 101 contatti giornalieri.
Le attività del gruppo telematico di Medievalnet non terminano qui, infatti, tutti i video delle relazioni saranno disponibili sugli stessi siti e visionabili con un semplice click dal proprio computer di casa, com’è già possibile fare con lo spettacolo di Paolo Comentale “La corda e il canto”, anteprima di queste giornate di studio caratterizzate dalle tecnologie telematiche.
Ufficio stampa
Ringraziamo tutti coloro che, numerosissimi, ci hanno seguito nella diretta web qui sul blog e all'indirizzo http://www.livestream.com/centrostudinormannosvevi3
Intervista al prof. Giovanni Cherubini, professore presso l'Università di Firenze
COMUNICATO STAMPA
XIX Giornate normanno-sveve
Solidarietà unanime ai ricercatori, ai precari della scuola e agli studenti universitari dall’assemblea delle XIX giornate di studio normanno-sveve.
Durante la terza giornata di studio organizzata dal Centro di Studi Normanno-Svevi dell’Università di Bari, diretta dal prof. Raffaele Licinio, è stata espressa piena solidarietà ai manifestanti.
L’assemblea composta da docenti, ricercatori, studiosi e studenti tramite il prof. Massimo Miglio, direttore dell’Isime, che ha presieduto la seduta odierna, ha espresso all’unanimità solidarietà e vicinanza ai ricercatori, studenti e precari della scuola che hanno protestato in Piazza Umberto e dopo nell’atrio principale del Palazzo Ateneo contro la riforma Gelmini e i tagli imposti all’istruzione dal ministro Tremonti. La decisione è stata accolta da un lungo applauso.
Inoltre si associano alla manifestazione i ragazzi creatori e gestori del sito internet www.medievalnet.blogspot.com che hanno effettuato un reportage fotografico della manifestazione visibile sul sito internet.
Ufficio stampa
Medievalnet ha raccolto per voi le impressioni e le suggestioni scaturite dal primo dei quattro appuntamenti delle XIX Giornate Normanno-Sveve "Eclisse di un regno. L'ultima erà sveva (1251-1268)", tenutosi oggi, 12 ottobre 2010, presso l'Aula Magna del Palazzo Ateneo di Bari.
tenutosi lunedì 11 ottobre, ore 11.00, nell'Aula Magna del Palazzo Ateneo a cura del Granteatrino Casa di Pulcinella.
"Se lo storico di professione passando pensieroso a capo chino nella grande Piazza antistante l'austera Biblioteca per compiere i suoi sudati studi sulla Commedia dell'Arte... se avesse alzato gli occhi per vedere il teatro dei burattini che, modesto in un angolo viveva di vita propria, forse... forse avrebbe appreso qualcosa di più sul valore del canovaccio e sul senso dell'improvvisazione teatrale nella cosiddetta Commedia all'Improvviso"
A Bari si studia l’eclissi degli Svevi:
a convegno 18 grandi storici medievisti europei
E i burattini del Granteatrino Casa di Pulcinella raccontano lo scontro finale tra Manfredi e Corradino di Svevia e il nemico Carlo D’Angiò
Venerdì 8 ottobre alle ore 12, presso il Centro di Studi Normanno-Svevi (al III piano, lato Via Nicolai, dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”) si è svolta la conferenza stampa di presentazione delle diciannovesime Giornate normanno-sveve dal titolo “Eclisse di un regno. L’ultima età sveva (1251 – 1268)”.
Presenti: Pasquale Cordasco, rappresentate del comitato scientifico, Pietro Pepe, rappresentate della Regione Puglia nel Consiglio d’Amministrazione del Centro di Studi, e Paolo Comentale, direttore artistico del Granteatrino Casa di Pulcinella.
Il tema
“Sole del mondo che risplende tra le genti, costruttore di pace e sole della giustizia” sono alcuni dei termini che il Manfredi utilizzava nel 1250 in una lettera ai sudditi, per comunicare la morte del padre Federico. Dava così il via all’inizio del mito dell’età aurea federiciana. Invece nel 1268 Corradino, figlio di Corrado IV e nipote di Federico, scendeva in Italia per riconquistare il regno dagli angioini; ma, dopo la sconfitta di Tagliacozzo, il 29 ottobre dello stesso anno, veniva decapitato a Napoli all’età di 16 anni. Così fu dato il via nella letteratura, come la chiama Salvatore Tramontana, alla “leggenda nera” degli Angiò in Italia.
Diciassette anni che segnano la fine della dinastia sveva e l’inizio di quella francese sotto la benedizione di papa Urbano IV. Diciassette anni che vedono la presenza di tre sovrani svevi, Manfredi, Corrado IV e Corradino contro il fratello del re di Francia, Carlo I d’Angiò. Ma come fu vissuta l’eclisse di questo regno? Cosa avviene nel regno? Le leggi e l’idea di Stato monarchico sveve che avevano attirato le attenzioni negative e positive, dei contemporanei continuarono nel tempo? Insomma, fu vera gloria?
Diciotto storici di tutta Europa
Queste e tante altre domande saranno al centro delle diciannovesime Giornate normanno-sveve: si terranno a Bari, presso il Salone degli Affreschi dell’Ateneo, dal 12 al 15 ottobre. Diciotto storici provenienti dalle università di tutta Europa discuteranno sull’ultima età sveva dal 1251 al 1268. Un periodo caratterizzato da una partita a tre tra: Corrado IV erede legittimo dell’impero e del regno di Sicilia, il fratellastro Manfredi principe di Taranto e vicario del re nel Mezzogiorno e i baroni meridionali, sostenuti dalle città che si sentivano libere dal giogo fiscale e politico dello svevo. Un periodo pieno di contraddizioni che sarà esaminato sotto diversi punti di vista: dalle istituzioni ecclesiastiche ai gruppi etnici e sociali, il rapporto tra città e poteri feudali, l’amministrazione fiscale regia e del demanio, l’organizzazione militare e la conduzione agricola, la produzione letteraria, documentaria, artistica e materiale, fino ad analizzare la memoria degli ultimi sovrani svevi nel Rinascimento e nell’Ottocento. Importanti saranno gli studi sul corpus documentario recentemente ritrovato in Austria sul governo di Corrado IV.
I burattini
Ed ecco la grande novità di quest’anno: il giorno prima dell’inizio delle giornate, lunedì 11 ottobre alle ore 11 nell’atrio del Palazzo Ateneo, lo spettacolo “La corda e il canto. Ovvero la Gran battaglia tra Manfredi e le truppe di Carlo d’Angiò con la tragica fine di Corradino nella Piazza del Mercato di Napoli” a cura del Granteatrino Casa di Pulcinella di Paolo Comentale.
Ufficio stampa: Giuseppe Losapio 3497514788 (storiamedievalebari@libero.it