MEDIEVALNET

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Il prof. Saverio Russo ha parlato del tema:

"Fonti letterarie e archivistiche per la storia del paesaggio in età moderna"

Il cinema ha consacrato con il paesaggio italiano, vedi quello toscano, ma non è inferiore quello pugliese, come luogo di ritiro e del quieto vivere oppure scenario di momenti comici e brillanti. Eppure l'intervento umano sta distruggendo e appiattendo la storia, celando quella bellezza nascosta del paesaggio italiano, icona di bellezza e cura in tutto il mondo

Da qualche decennio il paesaggio - naturale e agrario - è entrato di diritto tra i temi di cui si occupano gli storici.

In Italia, tuttavia, fu Emilio Sereni, che non era storico di professione, a pubblicare, esattamente cinquant'anni fa, da Laterza, la prima grande sintesi sulla storia del paesaggio agrario italiano che utilizzava abbondantemente l'iconografia e la letteratura.

Al lavoro pioneristico di Sereni sono seguite numerose altre monografie che, ricorrendo ad una vasta gamma di fonti, hanno ricostruito le forme del paesaggio e gli usi del suolo nei secoli passati. Ad una impostazione prevalentemente storico-economica si è accompagnata negli ultimi anni un'attenzione forte per le tematiche della tutela, come dimostra l'indagine collettiva sui paesaggi rurali storici, cui hanno collaborato Saverio Russo ed altri studiosi delle Università pugliesi (il volume che documenta la ricerca è stato pubblicato da Laterza alla fine del 2010).


Ha introdotto e moderato l'incontro il prof. Francesco Violante